“Giacomo di Cristallo” è il protagonista di questo breve racconto e viene definito tale in quanto “pareva di vetro” tanto che si “vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca”.
In questo racconto non viene descritto con precisione il luogo ed il tempo in cui è ambientato il racconto, in quanto quest’ultimo vuole riferirsi ad una situazione condivisibile, che tocca tutti gli uomini.
Rappresenta un mondo in cui le ingiustizie ed i soprusi non solo non vengono puniti, ma anzi vengono elevati al potere e quasi valorizzati; il racconto descrive, dunque, un mondo in cui la libertà è minata nel profondo e la paura di parlare diventa tanto forte da far rimanere in silenzio persino i pensieri.
Giacomo di Cristallo rappresenta colui che, pur non parlando, non ha potuto/saputo tacere ed essendo trasparente i suoi pensieri erano visibili a tutti e per questo motivo è stato imprigionato.
Abbiamo bisogno di più Giacomo di cristallo: perché c’è sempre la paura di parlare, di lottare contro le ingiustizie (qualsiasi tipo di sofferenza), contro chi ci vuole tutti uguali, a capo chinato, ad accettare i soprusi, ma con più Giacomo di Cristallo questo sistema potrebbe essere guarito e più vivibile, per tutti.
“la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno,
più terribile di un uragano”.
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