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Dr.ssa Cazzaro Leonia Paola

La furia di Banshee

di Jean-Francois Chabas (testo) e David Sala (disegni) Alessandro Marcigliano (traduzione) Gallucci Editore






Banshee è una piccola fata scintillante, con abito oro e capelli oro, che un giorno esce di casa, dimenticandosi persino le scarpe, in preda ad una furia illimitata.

La sua rabbia ha effetti evidenti su di lei e sul mondo circostante. I suoi occhi sono accesi di livore, i capelli ritti, i piedi così roventi da bruciare ogni cosa che calpestano. Banshee è furibonda e non fa nulla per nasconderlo, anzi, tutto ciò che incontra sul suo cammino è mutato dalla sua furia: convoca le nuvole nere perché il cielo azzurro è incompatibile col suo sentire, chiama a sé i venti d’uragano per sconvolgere un mare calmo, lancia urla che sovrastano le voci del vento. Tutt’intorno gli animali e le persone sono spaventati e si domandano cos’abbia potuto provocare un così repentino peggioramento del tempo e dello scenario naturale. Mentre Banshee travolge tutto con la sua ira, tutti gli altri sono colti dallo scoramento e dalla perplessità.

All’improvviso, però, arriva la mamma. E’ una mamma serena che non si scompone per le reazioni di Banshee, sa perché Banshee è arrabbiata e le porge una soluzione, dicendole affettuosamente che probabilmente ha esagerato. Mamma e figlia, poi, si prendono per mano, e tornano a palazzo come se nulla fosse accaduto.

Ma questa storia è interessante non solo perché rispecchia sensazioni vissute, ma perché sembra affronti il tema della rabbia dei bambini, attraverso la metafora, con il giusto rispetto. È normale che i bambini si arrabbino, è sano che sfoghino la rabbia, è utile reagire alla rabbia dei bambini con serenità. Immaginiamo se la mamma di Banshee si fosse a sua volta adirata per i guai combinati sul suo cammino?! Probabilmente, anche la furia della mamma avrebbe provocato disastri naturali, ben più gravi di quelli causati da Banshee. La mamma, invece, interpreta il bisogno della piccola e lo soddisfa, limitandosi ad un amorevole commento che permette a Banshee di sentirsi compresa: “Mi sembra che esageri un poco. Hai proprio un bel caratterino!”.


Il tema della storia è interessante e attuale nelle fasi di crescita di un bambino. Il mondo della furia di Banshee è un mondo interiore, fantasioso, bambino, tratteggiato con cura e rispetto. L’incanto viene svelato con ironia nel finale poiché contrappone bruscamente il mondo magico infantile al mondo adulto, “reale”.


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